LA VIRTUS INCIAMPA TRA I SASSI: MATERA LA SPUNTA 79-71

Un ultimo quarto da incubo condanna i blaugrana che cedono a Palestrina lo scettro del girone D

25.11.2019

Photo Credit: Prospero Scolpini

Trenta di minuti di eccellente pallacanestro e poi tanti, troppi errori individuali condannano la Virtus Arechi Salerno al secondo ko stagionale, ancora lontano dal pubblico amico dopo la resa di Sant'Antimo, questa volta nel fortino dell'Olimpia Matera.

Al "PalaLanera" finisce 79-71 in favore dei padroni di casa, un'autentica battaglia cestistica tra due ottime squadre che certamente reciteranno un ruolo da protagonista fino al termine della stagione. I viaggianti accarezzano - e forse anche qualcosa in più - l'ipotesi di diventare la prima squadra in grado di far risultare in terra lucana, trovano persino le nove lunghezze di vantaggio nel corso del terzo periodo ma - complice un'ultima frazione da dimenticare - sono costretti ad alzare bandiera bianca.


La partita

I padroni di casa approcciano bene alla contesa, merito delle realizzazioni di un Panzini fin da subito immacolato al tiro dalla distanza. Salerno risponde presente con l'atteggiamento guerriero di capitan Diomede che attacca con convinzione il ferro muovendo il tabellino personale ma soprattutto consentendo agli ospiti di rimanere in scia con tante penalità sul groppone di Matera che determinano viaggi in lunetta dal peso specifico rilevante. Nel pitturato la sfida tra Dip Visnjic fa salire fin da subito l'intensità dei contatti. Al decimo comanda Matera 22-17.

Il secondo quarto vede ancora i ragazzi di coach Origlio cercare disperatamente il minibreak, ma la Virtus non vuol saperne di mollare e risponde ancora presente nel momento del massimo sforzo lucano: Czumbel adattato in cabina di regia fa il possibile per togliere ritmo all'attacco avversario, Buono entra in partita con conclusioni d'autore che consentono all'Olimpia di mantenere il controllo sebbene di appena tre lunghezze. All'intervallo lungo è 41-38.

Blaugrana padroni del gioco e protagonisti di un terzo quarto semplicemente perfetto: ci si aspetta il terzo tentativo di fuga targato Bawer, al contrario è il team caro al patron Renzullo a mettere la freccia trovando addirittura le nove lunghezze di vantaggio, cortesia di una ricerca del gioco interno perfettamente eseguita e concretizzata dai centri di Tortù Leggio. Matera accusa il colpo, forza le conclusioni e sbaglia l'inimmaginabile. La Virtus potrebbe "ammazzare" la partita e portarsi avanti in doppia cifra ma inizia pericolosamente a sbagliare conclusioni ad altissima percentuale. Il terzo quarto si chiude con i blaugrana comunque in controllo totale delle operazioni (55-60).

Il "delitto perfetto" tuttavia si concretizza nell'ultima frazione è più che delitto trattasi di harakiri: gli errori nel pitturato della Virtus non si contano, qualche palla persa di troppo grida vendetta e consente all'Olimpia di riprendersi l'inerzia della gara, ancor più dopo che Battaglia ed Antrops decidono che è arrivato il momento di far sul serio. Un parziale letale di 24-11 costringe gli ospiti ad una resa che fa male. Matera chiude nell'esaltazione collettiva di pubblico e squadra, finisce 79-71 e per la Virtus Arechi Salerno è il secondo ko della stagione che costa anche il primato del girone D visto il concomitante successo di Palestrina con Bisceglie.


Boxscore

BAWER OLIMPIA MATER - RENZULLO VIRTUS ARECHI SALERNO 79-71 (22-17 ; 19-21 ; 14-22 ; 24-11)

BAWER OLIMPIA MATERA: Antrops 16, Panzini 15, Buono 14, Battaglia 12, Dip 9, Smorto 7, Staffieri 6, Antonaci 0, Mancini 0, Centoducati 0, Lopane 0. Coach: Origlio. 

VIRTUS ARECHI SALERNO: Diomede 17, Tortù 17, Leggio 15, Czumbel 0, Potì 11, Cantone 2, Visnjic 9, Seye 0, Corvo ne, Naddeo ne, Guariglia ne, Caiazza ne. 

Arbitri della gara: Matteo Lucotti di Binasco (Milano) ; Riccardo Spinello di Marnate (Varese)

 

Carmine Lione

Responsabile Area Comunicazione Virtus Arechi Salerno

 


 

Commenti

FOCUS, L'AVVERSARIO DI GIORNATA: OLIMPIA MATERA
VIRTUS, PRESS ROOM: LE DICHIARAZIONI DEI PROTAGONISTI DOPO IL KO DI MATERA