VIRTUS, IL PUNTO DELLA SITUAZIONE DOPO IL KO CON CESENA

Conclusa anzitempo l'avventura in Coppa Italia, per la Virtus Arechi Salerno è tempo di tornare a pensare al campionato

03.03.2019

Foto: Prospero Scolpini

E' arrivata una sconfitta che lascia l'amaro in bocca nell'esordio in Coppa Italia della Virtus Arechi Salerno; nel match che ha di fatto inaugurato la kermesse tricolore sono stati i Tigers di Cesena - superati da Omegna nella finalissima di domenica - ad imporsi sui blaugrana col punteggio finale di 59-56.

Provando ad analizzare a bocce ferme i quaranta minuti andati in scena nel palasport di Porto Sant'Elpidio, è impossibile non esordire riconoscendo i meriti ad un avversario rognoso, in grado di imporre i propri ritmi ad una contesa nel corso della quale la forza di Salerno è stata quella di non uscire da una partita mai realmente gestita ma unicamente fiutata per sparuti momenti in concomitanza dei quali l'inerzia della gara sembrava poter modificare la sceneggiatura della stessa.

Così non è stato, è arrivato dunque un ko che non scalfisce le velleità di una compagine costruita per raggiungere obiettivi importanti in una stagione che è ancora molto lunga e che si appresta ad entrare nel vivo con la fine della regular season e l'inizio dei playoff.

Tuttavia, il primo round di Coppa qualche indicazione ha lasciato ad un gruppo che approcciava alla competizione privo di individualità importanti quali Paci, Sanna e Romano, sebbene forte dei rientri di Leggio prima e Tortù poi.

La differenza, come ampiamente prevedibile, l'hanno fatta i particolari: l'Amadori ha dato la sensazione di averne di più per quanto concerne l'energia, arrivando prima su tutte quelle situazioni di 50/50 balls che, nel lungo trascorso di una sfida equilibrata, assurgono ad un peso specifico quanto mai rilevante.

Dal punto di vista prettamente tecnico non è stata certamente la serata del capitano Roberto Maggio, sebbene nell'immediato postpartita coach Menduto abbia immediatamente preso le difese del suo playmaker ricordando che la forza di un gruppo risiede, nelle vittorie come nelle sconfitte, sempre e comunque nell'insieme piuttosto che nel singolo.

Il gioco interno, poi, ha recitato un ruolo da protagonista nel corso di una sfida che Cesena ha avuto il merito di affrontare facendo valere il contributo di riferimenti quali Brkic, Papa e Sacchettini, atleti in grado di abbinare ad una notevole fisicità anche la propensione a trovare la via del canestro.

Offensivamente parlando, infine, doveroso segnalare la capacità della Virtus Arechi Salerno - nel corso dei quaranta minuti di gioco - di arrivare spesso e volentieri a tiri ben costruiti, figli di una buona circolazione perimetrale ed interna che semplicemente non hanno voluto saperne di essere accolti dagli Dei del Basket. Discorso simile, ad onor del vero, va fatto per le conclusioni tentate dai cesenati che, in relazione a questo aspetto, hanno saputo ovviare alla propria sterilità dalla lunga distanza facendo ricorso al sopra citato gioco interno nonché alle penetrazioni a ferro figlie di un prolifico uno contro uno imbastito da Battisti e soci.

Note positive, d'altra parte, non mancano di certo: la Virtus ha dimostrato di saper soffrire senza tuttavia mai volerne sapere di soccombere, anche nei momenti in cui sembrava non esserci davvero alternativa. In quanto ai singoli, Giamarco Leggio ha disputato un'ennesima, ottima prestazione, a conferma di un rientro assolutamente fondamentale nell'economia del gioco salernitano. A proposito di rientri dall'infermeria, da segnalare anche quello del padrone di casa, Lorenzo Tortù, bravo a dare il suo contributo quando Njegos Visnjic ha dimostrato di soffrire i muscoli e il gioco ai limiti del fallo del veterano Brkic. Il giocatore marchigiano ha messo sul tavolo minuti di qualità e quantità, consentendo così a coach Menduto di fare affidamento su una coppia di lunghi tanto intercambiabili quanto difficili da gestire in fase difensiva.


Le dichiarazioni di coach Menduto

Queste le dichiarazioni rilasciate da coach Orlando Menduto al termine della sfida tra Amadori Tigers Cesena e Virtus Arechi Salerno:

«Complimenti a Cesena per la vittoria, sapevamo di affrontare un'ottima squadra che ha ottenuto il successo con merito. E' stata una partita intensa, disputata da due ottime squadre che si sono date battaglia nel corso dei quaranta minuti. Non siamo stati particolarmente fortunati nelle conclusioni, offensivamente abbiamo costruito buoni tiri che tuttavia non hanno trovato la via del canestro. In fase difensiva, abbiamo lavorato con intensità e abnegazione, non era facile al cospetto di un avversario che può contare su diverse soluzioni e trovare il canestro in svariati modi.

I particolari, come spesso accade in partite come questa, hanno fatto la differenza: non siamo riusciti ad avere la meglio in quelle situazioni di gioco in concomitanza delle quali un pallone recuperato piuttosto che un rimbalzo conquistato può permettere di spuntarla rush finale. 

I singoli? Questa squadra cade e si rialza facendo affidamento sul gruppo. Ci siamo sempre contraddistinti per la tendenza ad affrontare ciascuna sfida con un atteggiamento da "squadra" vera. Siamo stati capaci, malgrado il gap, di non uscire mai dalla partita e di avere l'occasione per portarla a casa malgrado le avversità che una compagine del calibro di Cesena è pacifico possa riservare a chiunque».


Il commento di Lorenzo Tortù

Sulla stessa lunghezza d'onda il rientrante Lorenzo Tortù, ai box nelle ultime settimane a causa di un infortunio, ma protagonista di una buona "prima" su un palcoscenico diverso da tutti gli altri:

«C'è ovviamente rammarico per la sconfitta, la Coppa Italia è una manifestazione importante che avremmo voluto vivere più a lungo. La partita con Cesena è stata una vera e propria battaglia, eravamo consapevoli di affrontare un'ottima squadra e, malgrado le difficoltà, siamo stati capaci di giocare alla pari.

Su alcune situazioni avremmo potuto fare meglio, abbiamo commesso diversi errori ed evidentemente a causa di questi siamo stati costretti alla resa. Non è stata la nostra serata al tiro, avremmo dovuto trovare un contributo offensivo diverso mostrando più durezza sui blocchi ed attaccando con maggiore convinzione il ferro.

Ora, non resta che guardare avanti. La stagione è ancora molto lunga e i nostri obiettivi restano i medesimi; ci concentriamo sul chiudere al meglio la stagione regolare, ci aspettano delle sfide importanti che vogliamo far nostre per arrivare ai playoff col vento in poppa. Torniamo a Salerno con un'esperienza importante all'attivo e con la voglia di rimetterci immediatamente a lavoro per preparare la prossima sfida di campionato».

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